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NATO lancia l’avvertimento: la prossima guerra in Europa disastrosa come nel XX secolo

La Nato è in guerra con la Russia?NATO lancia l’avvertimento: la prossima guerra in Europa disastrosa come nel XX secolo -cosediscienza.it

Il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, ha lanciato un avvertimento di estrema gravità durante la Conferenza di Monaco sulla Sicurezza.

Con un messaggio chiaro e senza compromessi, Rutte ha messo in guardia gli alleati: la prossima guerra in Europa potrebbe essere devastante come quelle vissute nel XX secolo.

Durante il suo intervento, Rutte ha sottolineato come la Russia rappresenti un pericolo concreto e immediato per la sicurezza euro-atlantica: «Siamo il prossimo bersaglio della Russia», ha dichiarato.

NATO lancia l’avvertimento: la prossima guerra in Europa disastrosa come nel XX secolo

Ha evidenziato come molti all’interno dell’Alleanza sottovalutino la situazione attuale, cadendo in un eccesso di compiacenza e pensando erroneamente che il tempo giochi a favore della pace. «Il conflitto è già alla nostra porta», ha ribadito con fermezza, richiamando alla necessità di un impegno collettivo più deciso e consapevole.

Perché la Nato vuole entrare in guerra?

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Questo allarme non è isolato. Nel 2025, la NATO ha assistito a un aumento delle attività di sabotaggio, attacchi ibridi e cyberattacchi, elementi che evidenziano come la guerra moderna si estenda ben oltre il campo di battaglia tradizionale. Rutte ha richiamato l’attenzione su queste minacce, sottolineando che «le minacce ibride e informatiche sono quelle più attuali», e che la risposta dell’Alleanza deve essere altrettanto versatile e innovativa.

Non è solo un discorso di allerta, ma anche di strategia concreta. Già nel 2024, Rutte aveva espresso la necessità di superare la soglia del 2% del PIL destinata alla difesa, ritenuta insufficiente rispetto alle sfide attuali. L’obiettivo è ambizioso: raggiungere il 5% del PIL per la difesa entro il 2035, così da poter disporre di risorse adeguate per sviluppare e mantenere a livelli avanzati tecnologie come aerei, droni, navi, sistemi di difesa spaziali e cibernetici.

Un aspetto cruciale del piano delineato dal Segretario Generale riguarda la rinascita di un’industria difensiva europea in grado di produrre rapidamente e in modo indipendente le tecnologie necessarie per la sicurezza dei Paesi membri

Rutte ha sintetizzato la sua visione con il principio di «pace attraverso la forza», un concetto che richiama le strategie di deterrenza tipiche della Guerra fredda, ma attualizzate alle sfide contemporanee.

Il Segretario Generale ha evidenziato che la preparazione militare non si limita solo a eserciti e armamenti, ma coinvolge anche la mentalità collettiva, la resilienza delle società, la volontà politica e la solidità del tessuto economico. Solo un approccio integrato potrà garantire una risposta efficace di fronte a un’aggressione, soprattutto se diretta a uno Stato membro, come ad esempio la Polonia.

La NATO ha ribadito che qualsiasi attacco a un Paese dell’Alleanza sarà affrontato con una risposta «devastante», rafforzando così la detterenza e la solidarietà tra i membri. Questo messaggio assume un peso particolare in un’Europa che, nonostante le difficoltà economiche e le crisi energetiche, deve mantenere alta la guardia per evitare di scivolare nuovamente in un conflitto su vasta scala.

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