Il rischio di un blackout totale che potrebbe coinvolgere l’Europa intera torna a essere una preoccupazione concreta.
Tra questi, Spagna, Portogallo e Francia hanno sperimentato interruzioni capillari dell’energia elettrica che hanno messo in crisi infrastrutture e servizi essenziali, riaccendendo il dibattito sulla vulnerabilità delle reti elettriche europee e sulla necessità di piani di emergenza efficaci anche per l’Italia.
Il tema del blackout generalizzato è tornato all’attenzione pubblica dopo gli eventi critici che hanno colpito la penisola iberica e la Francia, con interruzioni della corrente che hanno bloccato trasporti, sistemi di sicurezza e attività quotidiane. Questi episodi, tutt’altro che isolati, hanno spinto le autorità a elaborare protocolli di intervento e a diffondere indicazioni su come prepararsi a eventuali emergenze energetiche di lungo periodo.
Al centro delle discussioni c’è anche l’ipotesi, diffusa soprattutto online, che l’intelligenza artificiale abbia individuato una data precisa in cui potrebbe verificarsi un blackout globale di vasta portata. Pur trattandosi di uno scenario ancora poco probabile e privo di conferme ufficiali, questa voce ha generato apprensione tra la popolazione, facendo emergere l’importanza di adottare strategie preventive condivise.
Per questo motivo, anche in Italia sono state diffuse linee guida ufficiali su come prepararsi a una possibile interruzione prolungata della fornitura elettrica: conservare scorte d’acqua e alimenti a lunga conservazione, mantenere carichi power bank e dispositivi portatili, e dotarsi di torce e apparecchi funzionanti con batterie tradizionali. Questi accorgimenti sono essenziali per garantire una minima autonomia in caso di crisi.
Blackout e dipendenza dall’energia: un problema globale
La necessità di prepararsi a un blackout non riguarda solo il nostro Paese ma l’intera Europa e il resto del mondo. Solo pochi giorni fa un blackout generale ha interessato Cancun, in Messico, sollevando di nuovo il tema della dipendenza critica dall’energia elettrica e delle conseguenze di una sua interruzione. Il caso spagnolo, portoghese e francese ha inoltre evidenziato come le reti energetiche, sebbene avanzate, siano soggette a vulnerabilità che possono provocare effetti a catena, dal blocco dei trasporti pubblici e privati al fermo delle infrastrutture digitali e di sicurezza.
L’evento di blackout globale, seppur ipotetico, richiama inoltre alla memoria disastri energetici e nucleari del passato, come l’incidente della centrale di Fukushima Dai-ichi in Giappone, che nel 2011 causò un blackout parziale seguito da una crisi nucleare di rilievo internazionale. Il dramma di Fukushima, innescato da un terremoto e un maremoto, ha dimostrato quanto sia fragile il sistema energetico in presenza di eventi catastrofici e ha spinto le nazioni a rivedere i propri piani di sicurezza energetica.

Prepararsi al futuro: le raccomandazioni per cittadini e istituzioni (www.cosediscienza.it)
In vista di possibili emergenze energetiche, le autorità europee hanno messo a disposizione risorse e indicazioni per cittadini e imprese. Tra le raccomandazioni più diffuse troviamo:
- Mantenere un rifornimento minimo di acqua potabile e alimenti non deperibili.
- Avere sempre a disposizione dispositivi di illuminazione alternativi, come torce con batterie tradizionali.
- Assicurarsi che smartphone e computer portatili siano carichi per garantire comunicazioni essenziali.
- Informarsi sui piani di emergenza locali e nazionali e partecipare attivamente alle esercitazioni di sicurezza.
L’evento di blackout, come dimostrano i fatti recenti, rappresenta una sfida concreta che richiede un approccio proattivo e integrato, coinvolgendo sia le politiche pubbliche che la responsabilità individuale. Il tema della sicurezza energetica, inoltre, si intreccia con questioni di geopolitica, economia e innovazione tecnologica, richiedendo una visione strategica a lungo termine.
Il rischio di blackout in Europa e la data ipotizzata (www.cosediscienza.it)






