La corretta combustione del gas nei fornelli domestici è fondamentale non solo per la sicurezza, ma anche per la qualità dell’aria all’interno delle abitazioni.
La fiamma azzurra che si osserva nei fornelli a gas indica una combustione efficiente e completa, mentre un cambio di colore verso tonalità gialle o rosse può segnalare problemi nel funzionamento o rischi per la salute.
Il colore caratteristico della fiamma nei fornelli a gas non è determinato dal tipo di gas utilizzato – solitamente metano o GPL –, ma dalla corretta miscelazione del combustibile con l’aria, che consente una combustione completa.
Fornelli a gas, perché la fiamma cambia colore: se diventa così è un chiaro segnale
Il concetto è alla base del lavoro del chimico tedesco Robert Wilhelm Bunsen, che nel 1857 perfezionò il bruciatore noto come “becco Bunsen” proprio per regolare il rapporto tra gas e aria e ottenere così una fiamma stabile e più calda.

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La fiamma blu è segno che il gas brucia senza lasciare residui di particelle carboniose, dette comunemente fuliggine, che al contrario emettono una luce giallo-arancione quando incandescenti.
Queste particelle si formano spesso in presenza di fornelli malfunzionanti o con un’errata miscela aria-gas. La fiamma azzurra si divide in una zona più intensa e calda, che può raggiungere circa 1500°C, e una zona più ampia e quasi invisibile.
Il fenomeno ottico alla base del colore blu è legato all’emissione di radiazioni elettromagnetiche da parte di molecole intermedie instabili, come i radicali OH e CH, che emettono luce nella gamma del viola-blu-azzurro (lunghezze d’onda tra 300 e 500 nm), visibile ai nostri occhi.
Nonostante la combustione completa riduca la produzione di residui carboniosi e gas incombusti, essa non elimina del tutto la produzione di composti inquinanti. In particolare, la combustione del gas genera ossidi di azoto (NOx), tra cui il biossido di azoto (NO2), che rappresentano un rischio per la salute respiratoria, soprattutto per i bambini e le persone affette da asma.
Un recente studio europeo condotto dal CLASP, che ha coinvolto anche l’Italia, ha rilevato che le concentrazioni di NOx nelle abitazioni con fornelli a gas possono risultare fino a tre volte superiori rispetto a quelle con piani cottura elettrici o a induzione. Sebbene il campione italiano fosse limitato, i risultati confermano la necessità di adottare misure per migliorare la qualità dell’aria interna.
Negli Stati Uniti, per esempio, lo Stato di New York ha già vietato l’installazione di nuovi impianti a gas negli edifici di nuova costruzione, un provvedimento volto a ridurre l’esposizione agli inquinanti e a incentivare l’uso di tecnologie più pulite.
Per limitare l’impatto degli inquinanti derivati dalla combustione del gas in cucina, è essenziale adottare alcune precauzioni. L’uso di cappe aspiranti efficienti che convoglino i fumi all’esterno è la prima linea di difesa.
Fornelli a gas, perché la fiamma cambia colore: se diventa così è un chiaro segnale
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