La scienza rivela l’età in cui il cervello completa la maturazione: il momento in cui si diventa davvero adulti sorprende molti.
Un recente studio neuroscientifico ha rinnovato la nostra comprensione del processo di maturazione cerebrale, suggerendo che l’età adulta si raggiunga non prima dei 32 anni. Questa ricerca rivoluzionaria ha analizzato in dettaglio le 5 fasi di sviluppo del cervello, fornendo nuovi dati che possono influenzare non solo la psicologia evolutiva, ma anche le politiche educative e sociali.
Tradizionalmente, si è sempre pensato che l’adolescenza e l’ingresso nell’età adulta fossero definiti intorno ai 18-21 anni, ma questo nuovo studio, condotto da un gruppo di neuroscienziati internazionali, ha dimostrato che la maturazione completa del cervello umano si estende fino ai primi anni della terza decade di vita.
Le 5 fasi di sviluppo del cervello: un percorso prolungato
Le 5 fasi di sviluppo del cervello identificate comprendono:
- Infanzia e prima infanzia: periodo di rapida crescita neuronale e formazione delle prime connessioni sinaptiche.
- Età scolare: consolidamento delle capacità cognitive di base e sviluppo delle competenze sociali.
- Adolescenza: rimodellamento e potatura delle connessioni sinaptiche, con un potenziamento delle aree legate all’impulsività e alle emozioni.
- Giovinezza: progressiva maturazione delle funzioni esecutive, come il controllo degli impulsi e la pianificazione.
- Età adulta precoce (fino ai 32 anni): fase finale di sviluppo della corteccia prefrontale, responsabile delle capacità decisionali e della regolazione emotiva.

Le 5 fasi di sviluppo del cervello: un percorso prolungato – cosediscienza.it
Il cuore della scoperta risiede nel riconoscimento che la corteccia prefrontale, area cerebrale chiave per il ragionamento complesso, la gestione delle emozioni e la presa di decisioni responsabili, raggiunge la piena maturità solo intorno ai 32 anni. Questo implica che molte funzioni cognitive che associamo all’essere “adulto” si consolidano molto più tardi di quanto si pensasse.
Questa fase tardiva di sviluppo ha profonde implicazioni in diversi ambiti. Dalla salute mentale alle politiche educative, passando per la giustizia minorile e la gestione delle responsabilità sociali. Ad esempio, la consapevolezza che i giovani adulti fino ai 30 anni potrebbero non aver ancora sviluppato pienamente il controllo delle emozioni e delle decisioni strategiche potrebbe influenzare i criteri di valutazione nelle situazioni legali o lavorative.
Alla luce di questa ricerca, si apre un dibattito sull’attuale definizione di “adulto” nella società contemporanea. Molte culture fissano la maggiore età a 18 anni, ma i dati neuroscientifici suggeriscono che questa soglia potrebbe non corrispondere a una reale maturità cerebrale e decisionale. Le implicazioni sono molteplici:
- Sistema educativo: potrebbe essere necessario ripensare i programmi formativi e di orientamento professionale per accompagnare meglio i giovani adulti in questa fase di sviluppo cerebrale ancora in corso.
- Politiche sociali: riconoscere una maturazione più lenta può influenzare la progettazione di servizi di supporto psicologico e sociale.
- Ambito legale: le valutazioni di capacità di intendere e volere potrebbero essere riviste in base a una maggiore comprensione dello sviluppo cerebrale.
A che età si diventa davvero adulti: l'anno in cui il cervello smette di essere adolescente ti sorprenderà - cosediscienza.it






