Una vasta area geografica che si estende nel cuore dell’Italia settentrionale, continua a mantenere il triste primato di zona più inquinata.
Recenti dati ambientali e studi scientifici confermano come la combinazione di fattori geografici, climatici e antropici renda difficile la riduzione degli inquinanti, con ripercussioni significative sulla salute pubblica e sull’ambiente.
Con una superficie di circa 48.000 km², la Pianura Padana è delimitata a nord e ovest dalle Alpi, a sud dagli Appennini e si apre solo a est verso il Mare Adriatico. Questa configurazione territoriale crea una vera e propria “conca” naturale che ostacola la circolazione dell’aria. La presenza delle catene montuose e le condizioni meteorologiche tipiche della zona, in particolare il fenomeno dell’inversione termica, contribuiscono al ristagno degli agenti inquinanti a bassa quota.
L’inversione termica si verifica quando, contrariamente alla norma, la temperatura aumenta con l’altitudine invece di diminuire. Ciò impedisce all’aria calda e più leggera di salire e disperdere l’aria fredda carica di inquinanti nei bassi strati atmosferici. Gli inquinanti, quindi, restano concentrati vicino al suolo, aggravando la qualità dell’aria.
Il cambiamento climatico sta inoltre intensificando le condizioni di siccità e riducendo la frequenza delle piogge, che normalmente aiuterebbero a “lavare” l’atmosfera dalle sostanze nocive. Questo peggiora ulteriormente la situazione, aumentando la persistenza dello smog.
Le principali fonti di inquinamento nella Pianura Padana
L’inquinamento atmosferico della Pianura Padana è il risultato di molteplici fonti, tra cui:
- Traffico veicolare: Milano e le altre città padane sono tra le più trafficate in Europa. I veicoli, spesso ancora alimentati da combustibili fossili, emettono elevate quantità di ossidi di azoto (NOx) e particolato fine (PM10 e PM2.5). Questi inquinanti non solo sono direttamente dannosi, ma partecipano anche a complesse reazioni chimiche che producono ozono troposferico, un agente irritante per le vie respiratorie.
- Industria: L’alta industrializzazione, specialmente nei settori chimico, metallurgico e manifatturiero, contribuisce significativamente alle emissioni di sostanze nocive. Gli impianti industriali rilasciano ossidi di zolfo, idrocarburi policiclici aromatici e altri composti tossici.
- Riscaldamento domestico: In inverno, il riscaldamento a biomassa e a gas nelle abitazioni urbane e rurali aggiunge un carico importante di PM e NOx all’atmosfera.
- Allevamenti intensivi: La Pianura Padana ospita circa i tre quarti del bestiame italiano, con oltre 150 milioni di capi animali. Le emissioni di ammoniaca provenienti dalle deiezioni zootecniche reagiscono con altri composti atmosferici formando particolato secondario, peggiorando la qualità dell’aria e sollevando anche questioni etiche legate all’impatto ambientale dell’agricoltura intensiva.

Impatti sulla salute e dati aggiornati sulla mortalità(www.cosediscienza.it)
L’esposizione prolungata agli inquinanti atmosferici nella Pianura Padana ha effetti devastanti sulla salute pubblica. Studi recenti, tra cui una ricerca pubblicata su The Lancet Planetary Health, indicano che le città padane come Brescia, Bergamo, Milano, Torino e molte altre si trovano ai primi posti in Europa per mortalità prematura attribuibile alle polveri sottili (PM2.5) e agli ossidi di azoto.
Le conseguenze sanitarie comprendono:
- Malattie respiratorie croniche, come asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
- Aumento del rischio di ictus, infarti e altre patologie cardiovascolari
- Incremento di tumori polmonari e disfunzioni metaboliche
- Disturbi neurologici e psichiatrici, nonché effetti negativi sullo sviluppo fetale con nascite premature o di basso peso
Particolarmente preoccupante è l’effetto sinergico tra inquinamento e patologie infettive, come evidenziato durante la pandemia da Covid-19. Ricercatrici italiane dell’Università di Harvard hanno dimostrato che anche un lieve aumento di PM2.5 può incrementare la mortalità da virus fino al 15%.
La conformazione geografica e climatica che favorisce il ristagno degli inquinanti (www.cosediscienza.it) 






