Una notizia incredibile sta facendo discutere il mondo medico perché un farmaco molto conosciuto potrebbe addirittura causare cecità.
Quando si parla di farmaci, infatti, si tende a pensare che tutto ciò che si trova in commercio sia sicuro al cento per cento e che basti seguire qualche indicazione sul foglietto illustrativo per evitare problemi. Però, senza ombra di dubbio, esistono medicinali che andrebbero utilizzati solo sotto stretto controllo medico, pur essendo diventati talmente comuni da far credere il contrario.
La verità è che l’automedicazione continua a essere una pratica diffusa, soprattutto per prodotti considerati “semplici”, come antinfiammatori, antipiretici e quelli che molti chiamano generici, ma che in realtà non dovrebbero essere assunti con leggerezza. Spesso si dimentica che ogni farmaco porta con sé una lista di effetti collaterali che non andrebbero mai ignorati. E infatti, quando il loro utilizzo diventa frequente o prolungato nel tempo, il rischio di incorrere in conseguenze indesiderate aumenta.
Il farmaco causa cecità, notizia sconvolgente
Per questo i medici ripetono da anni che, prima di continuare un trattamento, è sempre meglio fermarsi un attimo, chiedere un consulto e capire se non sia il caso di intraprendere un percorso diverso. La ricerca scientifica, del resto, prosegue incessante, e proprio un nuovo studio ha sollevato un allarme che nessuno si aspettava.
La notizia che sta circolando riguarda un farmaco molto famoso, uno di quelli che negli ultimi anni ha fatto parlare tantissimo di sé. La sorpresa è arrivata quando gli studiosi hanno analizzato i dati e, con un certo stupore, hanno rilevato una possibile correlazione tra il suo utilizzo e l’insorgenza di un problema gravissimo legato alla vista. Un collegamento che, seppur non comune, ha messo in agitazione tanti pazienti e perfino diversi specialisti, perché tocca un punto particolarmente delicato: la salute del nervo ottico.

Noto farmaco può causare cecità, scoperta scientifica allarmante – cosediscienza.it
Il farmaco finito sotto osservazione è la semaglutide, commercializzata con i nomi Ozempic e Wegovy, molto nota per il suo utilizzo nel trattamento del diabete di tipo 2 e dell’obesità grave. Negli ultimi anni, però, la sua popolarità è aumentata in modo vertiginoso perché molte persone sane hanno iniziato ad assumerla per favorire la perdita di peso. Il principio attivo aiuta a controllare i picchi glicemici e, di conseguenza, facilita il dimagrimento. Una combinazione che ha trasformato la semaglutide in un fenomeno globale, citato in televisione, sui social e perfino dai personaggi famosi.
Secondo alcuni studi recenti, però, la semaglutide potrebbe essere collegata all’insorgenza della NAION, una neuropatia ottica ischemica anteriore non arteritica. Si tratta di una condizione rara, ma estremamente seria, perché provoca una perdita della vista improvvisa dovuta all’interruzione del flusso sanguigno verso il nervo ottico. Quando si manifesta, il danno è purtroppo irreversibile e la possibilità di diventare ciechi diventa concreta. Questo ha lasciato i ricercatori senza parole e ha sollevato un dibattito che sta coinvolgendo medici, pazienti e istituzioni sanitarie.
È importante ricordare che non si parla di un rischio comune, né di una certezza assoluta, ma di una possibile correlazione che merita attenzione. E proprio perché il tema riguarda un farmaco molto utilizzato, la prudenza diventa fondamentale. Come sempre, l’invito degli esperti è semplice: evitare il fai-da-te, affidarsi al proprio medico e segnalare qualsiasi sintomo anomalo. Perché, alla fine, anche quando un farmaco sembra innocuo, non bisogna mai dimenticare che il corpo reagisce in modi diversi e che prevenire è sempre la scelta migliore.
Il farmaco causa cecità, notizia allarma i pazienti - cosediscienza.it






