Acquistare una casa rappresenta uno degli investimenti più importanti nella vita di una persona, ma spesso la questione “quanto costa comprare casa” genera confusione e incertezze. Non si tratta soltanto del prezzo richiesto dal venditore o dall’agenzia immobiliare, ma di un insieme di spese accessorie e tassazioni, spesso poco note, che incidono sensibilmente sul costo finale. Questo articolo offre una panoramica chiara e aggiornata per orientarsi tra i costi “nascosti” e quelli più evidenti legati all’acquisto immobiliare.
Costi principali nella compravendita: contratto preliminare, notaio e agenzia immobiliare
Uno dei primi costi da considerare è quello relativo al contratto preliminare di compravendita. Questo documento, obbligatorio per impegnare le parti alla stipula del contratto definitivo, deve essere registrato entro 20 giorni dalla firma, pena una sanzione del 30% sull’imposta dovuta. La registrazione comporta un costo fisso di 200 euro, oltre a una marca da bollo da 16 euro ogni 100 righe o ogni quattro facciate. In caso di acconto o caparra versati, si applicano imposte di registro diverse a seconda che la vendita sia tra privati o tra privato e costruttore (in quest’ultimo caso soggetta a IVA con aliquote variabili dal 4% al 20%).
Il notaio ha un ruolo cruciale e i suoi onorari rappresentano una voce di spesa significativa. Le tariffe notarili non sono più fissate per legge, ma in genere si attestano tra lo 0,5% e il 2% del valore dell’immobile, mediamente intorno all’1%. Nel caso in cui l’acquisto avvenga tramite mutuo, si dovrà sostenere un ulteriore costo notarile per la stipula dell’atto di mutuo, che può quasi raddoppiare la spesa. Il notaio si occupa anche dell’atto definitivo (rogito), del versamento delle imposte e della trascrizione dell’atto nei registri immobiliari, rendendo effettivo il passaggio di proprietà.
Infine, le agenzie immobiliari svolgono un ruolo complesso e multidisciplinare, dalla mediazione tra acquirente e venditore alla gestione delle pratiche burocratiche e fiscali. La provvigione dell’agenzia, generalmente tra il 2% e il 4% del prezzo di vendita, è di norma a carico di entrambe le parti, salvo diverso accordo. Va sottolineato che il costo dell’agenzia non è fisso e può essere negoziato, ma l’esperienza e i servizi offerti dall’agenzia giustificano spesso la spesa, soprattutto per chi desidera sicurezza e assistenza professionale durante l’intero processo di acquisto.
Le tasse da considerare nell’acquisto di una casa
Le tasse sull’acquisto variano in base a diversi fattori: se si tratta di prima o seconda casa, se l’acquisto è da privato o da impresa, e se è soggetto a imposta di registro o IVA. Per l’acquisto da privato, l’imposta di registro è pari al 2% per la prima casa e al 9% per la seconda casa o per immobili di lusso. L’imposta ipotecaria e catastale sono generalmente fisse, attorno ai 50-200 euro ciascuna. Nel caso di acquisto da impresa, si applica l’IVA con aliquote che variano dal 4% (prima casa) al 20% (immobili di lusso), senza pagamento dell’imposta di registro.
Per quanto riguarda la registrazione del contratto preliminare, oltre ai 200 euro fissi, si aggiungono le marche da bollo e l’imposta pari allo 0,5% della caparra, o al 3% in caso di acconto sul prezzo. La distinzione tra acconto e caparra è fondamentale per comprendere l’effettiva incidenza fiscale.
Esempi concreti di costi per l’acquisto e mutuo
Per rendere più chiaro l’impatto economico totale, prendiamo l’esempio di una casa dal valore di 120.000 euro. I costi accessori da sostenere includono:
- Atto notarile: circa 1.200 euro, più spese per visure e bolli;
- Provvigione agenzia immobiliare: mediamente il 3%, quindi circa 3.600 euro più IVA, per un totale attorno a 4.392 euro;
- Registrazione contratto preliminare: 250 euro circa;
- Imposta di registro: 2.000 euro calcolati sul valore catastale;
- Imposta ipotecaria e catastale: circa 50 euro ciascuna.
In totale, l’acquisto di un immobile da 120.000 euro può comportare spese aggiuntive intorno a 8.242 euro.
Se si finanzia l’acquisto con un mutuo di 100.000 euro, i costi aggiuntivi comprendono:
- Istruttoria mutuo: 1% del mutuo, quindi circa 1.000 euro;
- Perizia immobiliare: tra 250 e 400 euro, ad esempio 300 euro;
- Imposta sostitutiva: 0,25% del mutuo, quindi 250 euro (2% nel caso di seconda casa);
- Atto notarile per il mutuo: circa 1.000 euro.
Il totale delle spese per il mutuo si aggira quindi intorno a 2.550 euro.
Questi dati evidenziano come il costo complessivo di comprare casa sia molto più elevato del solo prezzo richiesto dal venditore, e come sia indispensabile pianificare attentamente tutte le voci di spesa per evitare sorprese.
Fonti: analisi di Furbatto, dati aggiornati del Blog Immobiliare, normativa vigente e pratiche notarili attuali.
Analisi dei costi per l’acquisto di una casa: fattori, spese e tendenze attuali






