Il rasoio di Occam

Poche e incerte sono le notizie relative ai primi anni di vita del filosofo e teologo francescano Guglielmo di Occam, a cominciare dall’anno della sua nascita, che viene fissata nell’ultimo quinquennio del XIII secolo a Occam, una cittadina della contea del Surrey nell’Inghilterra meridionale. Studiò ad Oxford ove subì l’influenza del filosofo e teologo Ruggero Bacone fautore dei nuovi metodi scientifici basati sull’esperienza che riteneva non essere in contrasto con la fede nell’illuminazione divina e nella rivelazione biblica.
Da parte sua Occam sostenne un radicale empirismo secondo cui reali sono solo le idee individuali mentre le nozioni generali hanno puro valore logico. Tutte le entità e le nozioni astratte vengono eliminate in base al principio della semplicità della natura. Le verità soprannaturali invece non sono dimostrabili né evidenti: esse dunque sono oggetto solo di fede. Per queste idee fu sottoposto dalla curia pontificia a procedimento inquisitoriale per sospetto di eresia.
Come abbiamo accennato, possiamo trovare il filo conduttore della filosofia di Occam in un precetto di ordine metodologico che va sotto il nome di “rasoio di Occam”. Esso afferma che non si devono moltiplicare gli enti oltre la necessità (“entia non sunt moltiplicanda praeter necessitatem”). Pertanto, il filosofo inglese raccomanda di escludere dal mondo e dalla scienza tutti gli enti e i concetti superflui. Inoltre egli asserisce che “tutte le ipotesi complesse non suffragate dall’esperienza vanno eliminate”. Per giustificare determinate teorie è inutile andare a cercare scenari improbabili.
Il pensatore medioevale insegnò anche che non dobbiamo dar consistenza di realtà oggettiva a quelli che sono solo concetti che scaturiscono dalla nostra mente. Inoltre, come abbiamo detto, invita ad essere parchi nella formulazione delle ipotesi e tagliare tutto ciò che non è necessario e quindi se di qualche fenomeno si possono dare più spiegazioni ci si limiti alle essenziali. Questo non vuol dire che con ciò vi sia garanzia di giungere alla teoria giusta. Il rasoio di Occam non ci garantisce la bontà delle scelte che abbiamo operato: egli mediante tale teoria ci dà soltanto un criterio, una linea di condotta, che ci raccomanda soltanto di essere semplici e di evitare le sovrastrutture inutili, le complicazioni concettuali, le astrazioni oltre l’indispensabile.

Prof. Antonio Vecchia

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